“Da consumarsi entro il…” → indica una scadenza vera e propria, da rispettare con attenzione. Di solito si trova su prodotti freschi e facilmente deperibili, come carne, pesce, formaggi freschi, ecc.
“Da consumarsi preferibilmente entro…” → è un termine minimo di conservazione. Il prodotto può essere ancora consumato in sicurezza anche dopo quella data, se ha un aspetto normale. Potrebbe solo perdere un po’ di aroma, consistenza o sapore.
In un mondo dove lo spreco alimentare è ancora enorme, sapere quali alimenti durano davvero di più è un gesto utile per il portafoglio, per l’ambiente e per una cucina più consapevole.
Ecco allora una guida ragionata: scopri cosa puoi ancora mangiare, per quanto tempo, e come valutare se è il caso di fidarti… o no.
Prodotti secchi da dispensa: campioni di resistenza
Gli alimenti secchi e ben confezionati hanno spesso una durata reale molto più lunga di quella riportata sulla confezione.
Pasta secca: può durare fino a 2 anni oltre la data, se tenuta lontana da umidità.
Riso bianco: anche 2 anni. Quello integrale invece meglio consumarlo entro 1 anno.
Legumi secchi come lenticchie e ceci restano sicuri per almeno 2 anni.
Farina (soprattutto quella integrale) può essere consumata entro 6 mesi dalla data se non ha preso umidità o sviluppato odore strano.
Biscotti, cracker, cereali da colazione: vanno bene anche fino a 4-6 mesi dopo la scadenza. Potrebbero solo perdere croccantezza.
Zucchero e sale: non scadono mai, se asciutti e ben chiusi.
Tè, tisane e caffè sottovuoto: mantengono la loro fragranza per 1 anno dopo la data, anche se l’aroma può affievolirsi.
Cioccolato: buono fino a 1 anno oltre la data. La patina bianca che talvolta compare è solo il burro di cacao affiorato, non è pericolosa.
Cibi in scatola e conservati: durata da record
Conservati bene e con la confezione integra, questi prodotti sono stabili per mesi, se non anni.
Tonno e legumi in scatola, ma anche passata di pomodoro e pelati: possono durare 1-2 anni, persino 5 anni per il tonno.
Verdure sott’olio o sott’aceto chiuse: sicure fino a 2 anni.
Marmellate e confetture, chiuse: restano buone almeno per 1 anno dopo.
Omogeneizzati non aperti: consumabili entro 2-3 mesi dalla data.
Latte UHT (non aperto): può essere ancora sicuro fino a 1 mese oltre la scadenza.
Sempre verificare che la confezione non sia gonfia, danneggiata o arrugginita.
Alimenti ricchi di grassi e oli: attenzione a odore e gusto
Questi ingredienti si deteriorano più per irrancidimento che per contaminazione microbica.
Frutta secca: si conserva anche fino a 12 mesi, ma può diventare amara.
Olio d’oliva: buono fino a 6 mesi dopo, se tenuto al buio e ben chiuso.
Burro: se conservato in frigo, può durare 1 mese oltre la data.
Frigorifero: con cautela oltre la data
I prodotti freschi sono più delicati: controlla aspetto, odore, consistenza e non rischiare.
Yogurt: se tenuto sempre in frigo, può essere consumato anche fino a 7 giorni dopo.
Latte fresco: buono per 2-3 giorni se ben conservato.⏬⏬⏬