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Come cucinare il capriolo
La selvaggina come il cervo e il capriolo è contraddistinta da una carne di colore scuro e da un gusto selvaggio. Personalmente non mi piace sentire il sapore “selvaggio” nel piatto, per questo motivo si dovrà marinare la carne nel vino rosso con spezie e odori per ca. 18-20 ore e poi cucinare il capriolo a fuoco dolce per ca. 3 ore. Le spezie arricchiranno il sugo di capriolo e lo renderanno davvero speciale. Questa modalità và bene per il ragu di capriolo, il capriolo in umido, il sugo per per le pappardelle al capriolo o per lo spezzatino di capriolo.
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Ragu di capriolo: preparazione
Prendete la polpa di capriolo e tagliatela a pezzi piuttosto grandi ed eliminate le parti più grasse.
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Mettete in un recipiente la carne di capriolo e tutti gli aromi: rosmarino, ginepro, pepe in grani, timo, alloro, chiodi garofano, cipolla a pezzi e irrorate con il vino rosso.
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Chiudete il recipiente con la pellicola trasparente e adagiate in frigorifero per ca. 20 ore, in modo che la carne si arricchisca di sapore.
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Trascorso il tempo, scolate la carne dalla marinatura e dagli aromi e macinatela con un tritacarne (leggi nota sotto)
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Tritate finemente cipolla, sedano, carote e fate dorare in un tegame con qualche cucchiaio di olio.
Unite la carne di capriolo macinata e rosolate per qualche minuto, fino a quando diventerà più chiara. Unite anche il vino e mescolate con cura.
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Abbassate la fiamma, incorporate 400 g di passata di pomodoro e 300 ml di acqua, in modo da coprire bene la carne. Salate e pepate. Coprite il tegame con un coperchio, lasciando un piccolo sfiato e lasciate cuocere il vostro Ragu di capriolo per 3 ore, a fuoco dolce, mescolando ogni tanto. A fine cottura, regolate di sale.
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Nota: Se a casa non avete il tritacarne, potete ridurre la polpa a pezzetti piuttosto piccoli con un coltello. Se invece avete già la carne di capriolo macinata, vi consiglio di metterla in freezer per almeno 2 settimane, in modo che la congelazione elimini un po’ di sapore selvaggio. Preparate il soffritto e adagiate la carne macinata all’interno. Irrorate con 300 ml di vino (al posto dell’acqua) e dopo 4-5 minuti aggiungete la passata di pomodoro. Tutti gli aromi che vi ho menzionato, dovrete metterli all’interno di una garza finissima (io la compro in farmacia) e chiusa con un laccetto a formare un sacchettino. In questo modo non si disperderanno nel sugo e saranno comodi da estrarre a fine cottura. In questo caso dovrete cucinare il capriolo, sempre a fuoco dolce, per ca. 3 ore e mezza.
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Pappardelle al capriolo
Una volta pronto il ragu di capriolo, vi basterà portare a bollore l’acqua, salarla e lessare ca. 360 g di pappardelle (per 4 persone). Una volta cotte al dente, scolatetele e conditele con il vostro sugo di capriolo.
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Capriolo con polenta
Tra le tante ricette con capriolo, potete preparare anche la polenta che andrete a condire con il ragu di capriolo, come spiegato qui sopra. Da me in Trentino – Alto Adige viene servito come primo piatto, ma per me è un piatto unico tanto gustoso.
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Ricetta Capriolo in umido
Per preparare il capriolo in umido o lo spezzatino di capriolo dovrete tagliare la carne a bocconcini e poi procedere con la marinatura, come vi ho spiegato più sopra.
Trascorso il tempo, scolate il tutto e infarinate i vari bocconcini con un po’ di farina. Preparate il trito di sedano, carote, cipolla e unite la carne. Irrorate con il vino rosso e lasciate rosolare.
Nel caso del capriolo in umido, unite anche la passata di pomodoro e l’acqua (come da ricetta), se invece preferite uno spezzatino di capriolo in bianco, potete unire 200 ml di vino rosso al posto della passata e l’acqua. La cottura durerà comunque ca. 3 ore.
Potete accompagnare il capriolo con polenta o purè.
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Ragu di capriolo: conservazione
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