La ricetta della pizza rustica napoletana tanto amata

Preparazione:

1. Scioglimento del Lievito e Preparazione della Farina

In una ciotola capiente, versa la farina. In una piccola ciotola a parte, sciogli accuratamente il lievito di birra fresco (o secco) in una parte dell’acqua tiepida prevista dalla ricetta. Se desideri, aggiungi il cucchiaino di malta, miele o zucchero per aiutare l’attivazione del lievito. Versa il lievito sciolto nella ciotola con la farina.

2. Incorporazione dell’Olio e Inizio dell’Impasto

Aggiungi l’olio extravergine d’oliva nella ciotola con la farina e il lievito, versandolo un po’ alla volta. Inizia a impastare energicamente con le mani, incorporando gradualmente l’olio alla farina fino a quando non sarà completamente assorbito.

3. Lavorazione dell’Impasto e Prima Lievitazione

Continua a lavorare l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata per circa 10-15 minuti, fino a ottenere un impasto liscio, elastico e omogeneo. Forma una palla con l’impasto, trasferiscila in una ciotola leggermente unta d’olio, copri con pellicola trasparente e lascia lievitare in un luogo caldo e riparato fino al raddoppio del suo volume. Questo processo richiederà circa 2-3 ore, a seconda della temperatura ambiente.

4. Scottatura e Preparazione della Scarola

Nel frattempo che l’impasto lievita, dedicati alla preparazione del ripieno. Porta ad ebollizione una pentola capiente di acqua salata. Immergi la scarola e falla scottare per un paio di minuti, finché non risulterà leggermente appassita. Scolala immediatamente e strizzala molto bene con le mani o con l’aiuto di un canovaccio pulito per eliminare tutta l’acqua in eccesso. Infine, trita finemente la scarola.

5. Soffritto Aromatico per il Ripieno

In una padella capiente, versa un generoso filo d’olio extravergine d’oliva. Aggiungi gli spicchi d’aglio interi (che potrai rimuovere a fine cottura) e falli soffriggere a fuoco dolce per insaporire l’olio. Unisci le olive nere denocciolate, le noci tritate grossolanamente, i capperi dissalati e l’uvetta ammollata in acqua tiepida e poi strizzata. Aggiungi infine le alici salate, precedentemente dissalate sotto acqua corrente, deliscate e tagliate a pezzetti. Fai insaporire il tutto per qualche minuto, mescolando delicatamente.

6. Unione della Scarola al Ripieno

Aggiungi la scarola tritata nella padella con gli altri ingredienti. Mescola bene per amalgamare tutti i sapori e lascia insaporire il ripieno per qualche minuto a fuoco basso. Assaggia e aggiusta di sale se necessario, tenendo conto della sapidità delle alici e dei capperi. Togli dal fuoco e lascia raffreddare completamente il ripieno.

7. Stesura dell’Impasto e Farcia

Spolvera il piano di lavoro con della semola rimacinata. Dividi l’impasto lievitato in due parti, una leggermente più grande dell’altra (per la base). Stendi la parte più grande con un matterello fino a ottenere un disco sottile, di dimensioni sufficienti per rivestire una teglia rotonda (circa 28-30 cm di diametro) precedentemente oliata, facendo risalire l’impasto anche sui bordi. Bucherella il fondo della base con una forchetta per evitare che si gonfi troppo durante la cottura. Distribuisci uniformemente il ripieno di scarola sopra la base.

8. Chiusura della Pizza Rustica e Riposo

Stendi anche la seconda parte dell’impasto fino a ottenere un disco delle dimensioni adatte a coprire il ripieno. Adagia delicatamente questo disco sopra la scarola e sigilla bene i bordi, pizzicandoli con le dita o ripiegandoli verso l’interno per formare un cordoncino. Fai riposare la pizza rustica napoletana farcita per circa 10 minuti a temperatura ambiente.

9. Cottura in Forno

Preriscalda il forno a 180°C (forno statico). Inforna la pizza rustica e cuoci per circa 30-40 minuti, o fino a quando la superficie risulterà ben dorata e croccante. Se necessario, negli ultimi minuti di cottura, puoi alzare leggermente la temperatura per ottenere una doratura ottimale. Una volta cotta, sforna la pizza rustica e lasciala intiepidire leggermente prima di tagliarla a fette e servirla.


Tecniche Avanzate

Per elevare ulteriormente la preparazione della tua pizza rustica napoletana, considera alcune tecniche avanzate. Un’opzione è quella di utilizzare un lievito madre al posto del lievito di birra. Questo conferirà all’impasto una maggiore complessità di sapore e una migliore digeribilità, sebbene richieda tempi di lievitazione più lunghi e una gestione più attenta del lievito. Per un impasto ancora più fragrante, puoi provare la tecnica dell’autolisi, che consiste nel mescolare solo la farina e l’acqua e lasciarli riposare per circa 30-60 minuti prima di aggiungere il lievito e gli altri ingredienti. Questo processo favorisce lo sviluppo del glutine e rende l’impasto finale più elastico e lavorabile.

Un’altra tecnica interessante per il ripieno è la cottura lenta della scarola. Invece di scottarla semplicemente, puoi stufarla in padella con olio, aglio e un pizzico di peperoncino per un tempo più prolungato, fino a quando non diventa molto tenera e saporita. Questo metodo permette di concentrare i sapori e di ottenere una consistenza più fondente. Per un tocco di sapore in più, puoi sfumare la scarola con un bicchiere di vino bianco durante la cottura.

Riguardo alle varianti del ripieno, puoi sperimentare aggiungendo altri ingredienti tipici della cucina napoletana, come i pomodorini secchi sott’olio, le olive di Gaeta (più piccole e saporite delle olive nere comuni), o dei pinoli tostati per una nota croccante aggiuntiva. Alcuni amano aggiungere anche un po’ di formaggio provola affumicata tagliata a cubetti nel ripieno per un tocco filante e un sapore più intenso.

Per quanto riguarda la cottura, se possiedi una pietra refrattaria per pizza, puoi preriscaldarla in forno e cuocere la pizza rustica direttamente sulla pietra per ottenere una base ancora più croccante. In alternativa, puoi utilizzare una teglia di metallo preriscaldata. Assicurati che il forno sia ben caldo prima di infornare la pizza.

Un’ulteriore tecnica per migliorare la lievitazione è la lievitazione in frigorifero. Dopo una prima fase di lievitazione a temperatura ambiente di circa un’ora, puoi trasferire l’impasto in frigorifero per 12-24 ore. Questo processo di lievitazione lenta a bassa temperatura favorisce lo sviluppo di aromi più complessi e rende l’impasto più digeribile. Prima di stendere l’impasto, lascialo tornare a temperatura ambiente per circa un’ora.

Infine, per una presentazione più elegante, puoi decorare la superficie della pizza rustica prima della cottura con dei ritagli di pasta avanzata, creando delle forme decorative come foglie o griglie. Spennella la superficie con un po’ d’olio extravergine d’oliva prima di infornare per favorire la doratura.

Consigli per la Conservazione

La pizza rustica napoletana si conserva bene sia a temperatura ambiente che in frigorifero. Se la conservi a temperatura ambiente, assicurati che sia in un contenitore ermetico o avvolta in pellicola trasparente per evitare che si secchi. In questo modo, manterrà la sua freschezza per circa 1-2 giorni, soprattutto se la temperatura non è troppo elevata.

Per una conservazione più prolungata, è consigliabile riporre la pizza rustica in frigorifero. Avvolgila accuratamente in pellicola trasparente o in un contenitore ermetico. In frigorifero, si manterrà gustosa per circa 3-4 giorni. Prima di servirla, puoi consumarla fredda oppure riscaldarla.

Per riscaldare la pizza rustica, ci sono diversi metodi. Il forno è ideale per restituirle la croccantezza originale. Preriscalda il forno a una temperatura bassa (circa 150°C) e inforna le fette per circa 10-15 minuti, o fino a quando non saranno ben calde. Evita temperature troppo alte o tempi troppo lunghi per non seccarla.

Un altro metodo rapido per riscaldare singole fette è utilizzare una padella antiaderente. Scalda la padella a fuoco medio-basso e adagiavi le fette di pizza rustica, coprendo con un coperchio. In pochi minuti, la base tornerà croccante e il ripieno sarà caldo.

Il forno a microonde è un’opzione più veloce, ma potrebbe rendere la base meno croccante. Se scegli questo metodo, riscalda le fette per brevi intervalli di tempo, controllando spesso per evitare che si surriscaldino e diventino gommose.

Se desideri conservare la pizza rustica per un periodo ancora più lungo, puoi anche congelarla. Lascia raffreddare completamente la pizza dopo la cottura. Tagliala a fette (se preferisci) e avvolgi ogni fetta singolarmente in pellicola trasparente, quindi riponile in un sacchetto per alimenti congelati o in un contenitore ermetico. In freezer, la pizza rustica si conserverà per circa 1-2 mesi. Per scongelarla, trasferisci le fette dal freezer al frigorifero la sera prima, oppure scongelale a temperatura ambiente per qualche ora. Una volta scongelate, riscaldale seguendo uno dei metodi sopra descritti. È importante notare che la consistenza dell’impasto potrebbe essere leggermente diversa dopo la congelazione e lo scongelamento, ma il sapore rimarrà comunque ottimo.

Per evitare sprechi, puoi anche congelare gli avanzi di ripieno di scarola. Lascia raffreddare completamente il ripieno e riponilo in un contenitore ermetico. Si conserverà in freezer per circa 2-3 mesi. Quando desideri utilizzarlo, scongelalo in frigorifero o a temperatura ambiente e poi riscaldalo in padella prima di farcire un’altra pizza o utilizzarlo in altre preparazioni.

Adattamenti Dietetici

La pizza rustica napoletana, nella sua versione tradizionale, contiene glutine (dalla farina), lattosio (potrebbe essere presente in tracce nell’olio o in aggiunte facoltative come il formaggio) e non è adatta a vegetariani o vegani a causa della presenza delle alici. Tuttavia, è possibile apportare diverse modifiche per adattarla a specifiche esigenze dietetiche.

Per una versione senza glutine, è necessario sostituire la farina di grano tenero con un mix di farine senza glutine. In commercio esistono diverse miscele specifiche per pane e pizza che possono dare buoni risultati. Potrebbe essere necessario aggiungere un agente legante come la gomma di guar o lo psyllium per compensare la mancanza di glutine e ottenere un impasto elastico. La consistenza dell’impasto senza glutine potrebbe essere leggermente diversa e potrebbe richiedere una manipolazione più delicata.

Per una versione vegetariana, è sufficiente omettere le alici dal ripieno. Gli altri ingredienti come la scarola, le olive, l’uvetta, le noci e i capperi sono naturalmente adatti a una dieta vegetariana. Per aggiungere un tocco di sapore umami che le alici conferiscono, si potrebbe considerare l’aggiunta di funghi porcini secchi ammollati e tritati finemente al ripieno.

Per una versione vegana, oltre a omettere le alici, è necessario assicurarsi che l’impasto non contenga ingredienti di origine animale. La ricetta base dell’impasto (farina, acqua, olio, lievito e sale) è già vegana. Per il ripieno, oltre a escludere le alici, si potrebbe arricchire il sapore con l’aggiunta di lievito alimentare in scaglie, che conferisce un sapore simile al formaggio.

Per una versione senza lattosio, è fondamentale utilizzare un olio extravergine d’oliva puro e assicurarsi che non ci siano contaminazioni incrociate con ingredienti contenenti lattosio durante la preparazione. Se si desidera aggiungere formaggio al ripieno, è necessario utilizzare alternative vegetali senza lattosio.

Per chi segue una dieta a basso contenuto di carboidrati, la pizza rustica tradizionale non è adatta a causa dell’alto contenuto di carboidrati della farina. Tuttavia, si potrebbero sperimentare delle basi per pizza alternative a base di farina di mandorle, farina di cocco o cavolfiore, anche se il risultato finale in termini di sapore e consistenza sarà significativamente diverso.

Per persone con altre restrizioni alimentari, come allergie alla frutta a guscio (noci), è necessario ometterle dal ripieno e trovare delle alternative che possano conferire una consistenza simile, come i semi di girasole o di zucca tostati. È sempre fondamentale leggere attentamente le etichette degli ingredienti acquistati per evitare allergeni nascosti.

In generale, quando si apportano modifiche a una ricetta tradizionale, è importante essere consapevoli che il sapore e la consistenza del piatto finale potrebbero variare. È consigliabile sperimentare con piccole quantità all’inizio per trovare la combinazione di ingredienti e tecniche che meglio si adattano alle proprie esigenze dietetiche e ai propri gusti.

Errori Comuni e Risoluzione dei Problemi

Durante la preparazione della pizza rustica napoletana, si possono incontrare alcuni errori comuni. Uno degli errori più frequenti riguarda l’impasto: potrebbe risultare troppo appiccicoso o troppo duro. Se l’impasto è troppo appiccicoso, la causa potrebbe essere un’eccessiva quantità di acqua o una farina con un basso contenuto di glutine. In questo caso, si può provare ad aggiungere gradualmente un po’ di farina, un cucchiaio alla volta, impastando bene fino a ottenere la consistenza desiderata. Se invece l’impasto risulta troppo duro, potrebbe essere dovuto a una quantità insufficiente di acqua o a una lavorazione eccessiva. In questo caso, si può aggiungere un po’ d’acqua tiepida, un cucchiaino alla volta, impastando delicatamente per farla assorbire.

Un altro problema comune riguarda la lievitazione. Se l’impasto non raddoppia di volume nei tempi previsti, la temperatura ambiente potrebbe essere troppo bassa o il lievito potrebbe essere scaduto o non attivo. Assicurati di utilizzare lievito fresco e di far lievitare l’impasto in un luogo caldo (circa 25-28°C). Se la temperatura è bassa, puoi provare a mettere la ciotola nel forno spento con la luce accesa o vicino a una fonte di calore.

Per quanto riguarda il ripieno, un errore comune è non strizzare bene la scarola dopo la scottatura. L’acqua in eccesso può rendere il ripieno acquoso e compromettere la consistenza della pizza. Assicurati di strizzare la scarola energicamente per eliminare tutta l’acqua. Un altro problema potrebbe essere un ripieno troppo salato a causa delle alici e dei capperi. È importante assaggiare il ripieno prima di farcire la pizza e aggiustare di sale se necessario, tenendo conto della sapidità degli ingredienti.

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